SIGNAL RELOAD
XIX edizione
12 > 21 settembre 2025
Il Ghetto, Cagliari
Signal Reload XIX edizione
Venerdì 12 settembre) al Ghetto di Cagliari
serata inaugurale per SIGNAL RELOAD tra suono,
visione e impegno civile con RAEL, Maria Jole Serreli,
Pier Piras e l’ensemble Snake Platform
diretto da Daniele Ledda.
https://www.signalfestival.org/
Su il sipario per la XIX edizione di Signal Reload: venerdì 12 settembre al Ghetto di Cagliari, la prima giornata inaugurerà un percorso che per sei serate intreccerà suoni, immagini e gesti performativi con quattro performance diverse ma complementari, che guideranno il pubblico in un viaggio che dal dato sonoro si trasforma in denuncia politica, dall’arte visiva si fa memoria incarnata, fino ad arrivare all’improvvisazione collettiva di un’orchestra in continua mutazione. Un debutto che riflette l’anima del festival: la ricerca come linguaggio vivo e la sperimentazione come spazio condiviso.
Alle 20 sarà RAEL (Marco Ruju) ad accendere la scena con una performance di live coding e suono sintetico trattato come materia viva. In questa occasione, la sua azione multimediale sarà dedicata al popolo palestinese: un intreccio di denuncia e poesia, dove il dato sonoro si fa drammaturgia etica e politica.
Alle 21 entrerà in scena Maria Jole Serreli, pittrice, scultrice, fiber artist e performer che costruisce il proprio linguaggio intorno a legami e connessioni con natura, persone e oggetti-memoria. La sua azione ingloberà tessuti, sculture e parola in una dimensione immersiva e intima, proseguendo un percorso artistico già approdato in spazi espositivi di rilievo come il Macro Testaccio di Roma, l’EXMA di Cagliari e l’Eachway Art & Fashion Museum di Pechino.
Alle 22 sarà protagonista Pier Piras, il mediterranean solo bassist, capace di trasformare il basso elettrico in uno strumento narrativo totale. Con il recente album “A Wizard’s Perspective” ha tracciato una traiettoria personale che fonde world music, folk, jazz e progressive, portando sul palco di Signal Reload una visione della tradizione mediterranea aperta al futuro.
A chiudere la serata inaugurale, dalle 23 a mezzanotte, sarà l’ensemble Snake Platform, orchestra di improvvisazione istantanea diretta da Daniele Ledda. Un organismo sonoro fluido e cangiante che intreccia la conduzione “Cobra” di John Zorn, le tecniche di Soundpainting e partiture videografiche: un rito collettivo in cui ogni gesto diventa generatore di suono e visione.
Dopo l’apertura intensa e multiforme della serata inaugurale, Signal Reload proseguirà sabato 13 settembre con una programmazione ipnotica, visionaria e immersiva. Alle 20 aprirà la scena Gaia Ginevra Giorgi, poetessa, performer e sound artist che trasforma la parola in corpo sonoro, intrecciando voce, dispositivi elettronici e sound-art in un’esperienza totale, sospesa tra affetto e politica. Alle 21 sarà la volta dell’inedito duo Barbara Togander e Clara Lai, tra giradischi, voce, piano elettrico e synth, in un incontro magnetico che esplora i territori della libera improvvisazione. Spazio poi a Control Zeta con la sua rilettura lo-fi della colonna sonora di Mulholland Drive di Angelo Badalamenti, accompagnata dai visual di Simone Mura, che trasformano lo schermo in un archivio liquido di memorie e proiezioni. A chiudere la serata, dalle 23 a mezzanotte, sarà Daniele Sciolla, musicista e sperimentatore capace di mettere in corto circuito synth analogici, drum machine e percezione, in un set sospeso tra club culture e ricerca elettronica.
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (RAS L.1/90 ART. 56) e del Ministero della Cultura – FUS Fondo Unico per lo Spettacolo, Fondazione di Sardegna, in collaborazione con i festival Spaziomusica e Gràcia Territori Sonor – LEM Festival.
Nei giorni 12, 13, 19 e 20 settembre il biglietto giornaliero costa 8 euro con apertura porte alle 19:30; il 14 e il 21 settembre l’ingresso è di 10 euro con apertura alle 17:30. L’abbonamento completo per tutte le sei giornate è disponibile a 25 euro. Prevendite presso Box Office Sardegna.
LA DIREZIONE ARTISTICA – Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione Ticonzero affiancato dal prezioso lavoro dei soci Raffaele Tronci e Valentino Nioi. È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: CoincidentiaOppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, SyntaxError, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, HenningFrimann, David Shea, OtomoYoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.
L’ORGANIZZAZIONE - Ticonzero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l'ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, Ticonzero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell'espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L'abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di Ticonzero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d'avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, saia in Italia che all'estero. Nelle produzioni Ticonzero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. Ticonzero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento. Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo dell'Associazione Ticonzero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.
Comunicato stampa dell’11 settembre 2025
Ticonzero
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Ufficio Stampa
Simone Cavagnino
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